IL GIARDINO DELL’EDEN

Il COCCO era una vera leccornia per me da bambina. Un lusso che mi veniva concesso di rado, d’estate al mare o per la fiera del santo patrono. Qui lo si ti trova ovunque, basta fare una passeggiata sulla spiaggia. Raccogliamo le noci che ci sembrano migliori e le conserviamo in barca, per poi aprirle con un sistema abbastanza laborioso e mangiarle a pezzi o usarne la polpa per fare un ottimo risotto al cocco, ricetta del comandante. Poi c’e’ tutta l’altra frutta esotica, a volte anche per me sconosciuta, che Enzo, un nostro amico italiano del posto, ci regala di continuo dagli alberi della sua bella tenuta poco fuori Noumea.
Fa uno strano effetto girare con lui a cogliere tutto quel ben di dio, sembra davvero di essere nel giardino dell’EDEN, dove basta allungare una mano per trovare delizie di cui nutrirsi. Scopro il CORASOL, frutto dolciastro dalla polpa rosata e la buccia verde e spinosa, con cui fanno una deliziosa marmellata. Sara’ questo il sapore dei miei ricordi caledoniani, assieme (non ridete) al CAVOLO CAPPUCCIO, la verdura di elezione a bordo perche’ si mantiene a lungo. C’e’ infatti un piccolo particolare: il frigo e’ rotto e verra’ sotituito solo in Australia. Ma ormai lo sapete, io le cose comode, MAI!!!!
Nel giardino dell’Eden capita anche che ad una fiera di prodotti locali ti offrano di gustare delle ributtanti LARVE bianche, grosse quanto due dita, prelevate direttamente dai pezzi di legno marcio di cui si nutrono. Una prelibatezza, dicono, ma io non ho avuto il coraggio di assaggiarle. La mia audacia alimentare al momento si ferma alle formiche giganti abbrustolite assaggiate in Sudamerica (sanno di popcorn). La verita’ e’ che, fintanto che sono rimasta a guardare, non ho visto nessuno che assaggiave le larve, neanche il nostro accompagnatore (altro italiano del posto) che ne decantava la squisitezza.

Articolo successivo >>
<< Articolo precedente

Lascia una risposta