IL CAPITANO

Oggi lascio l’Andromeda e ridivento “terricola”. Pero’, se a settembre sara’ ancora in navigazione, ho in programma di tornare a bordo ancora per un po’. Forse anche prima, chissa’, se Silvia se la sente di sfidare il suo mal di mare!

Foto del capitano

Claudio, armatore e skipper dell'Andromeda


In ogni caso, questo mi sembra il momento giusto per parlare di uno degli elementi imprescindibili di questa avventura: il CAPITANO, anche se forse lui preferirebbe che non lo facessi, per cui saro’ breve.
Lo skipper dell’Andromeda di esperienza ne ha da vendere, e si vede. Pochi convenevoli, va subito al sodo. Prudente quando serve, non si fa spaventare dagli imprevisti, anche se cerca in tutti i modi di prevenirli, ma in barca, si sa, l’inghippo e’ sempre dietro l’angolo. Sa escogitare in fretta una soluzione per ogni problema e conosce anche il piu’ piccolo segreto della barca. Come tanti altri skipper, ho scoperto, ha anche la passione della montagna. Valido alpinista e sciatore, ha un sacco di storie interessanti da raccontare e non solo sui viaggi in mare. Il bello e’ che lo fa come se parlasse di una gita fuori porta, senza clamore ne’ sensazionalismi (tutto il contrario di me!), come se fosse da tutti farsi due volte il giro del mondo a vela o andare in barca in Norvegia per fare sci alpinismo o soccorrere persone cadute nei crepacci. Insomma, lo fa per se stesso, non per la gloria, e continua per la sua rotta assecondando il vento quando puo’, senza pero’ farsi protare troppo fuori direzione. Io posso solo ringraziarlo per quello che mi ha insegnato e spero che avra’ voglia di farlo anche in futuro!

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