VITA IN BARCA

E’ PERFETTA per me. Senza fronzoli ne’ condizionamenti, ridotta all’essenziale, come in tenda, ma senza doversi montare e smontare la casa tutti i giorni, ne’ doversela caricare in spalla. Qualche complicazione in piu’ ovviamente c’e’: l’incertezza del meteo, il vento contrario, gli orari delle maree (almeno in questa parte del mondo per navigare sotto costa sono ESSENZIALI), la seccatura di dover prendere il tender tutte le volte che si scende a terra, non sempre con posti facili dove atterrare e lasciarlo, per poi magari scoprire che il posto piu’ vicino dove comprare vettovaglie e’ a 6 km di distanza (chi dice che in barca non si cammina, non sa di cosa parla!) E, ancora, i risvegli improvvisi per i rumori sospetti della barca: sara’ l’ancora che non tiene? E’ girato il vento, con questa bassa marea non finiremo in secca? La parsimonia nell’uso dell’acqua, la scomodita’ del bagno, il maledetto attacco delle bombole del gas che cambia da paese a paese e non riesci mai a ricaricarla quando vorresti… Insomma, non e’ tutto rose e fiori, ma non lo scambierei per nulla al mondo con lo stress di un ingorgo nell’ora di punta o l’indifferenza e scortesia di un operatore del call center che ha solo fretta di liquidarti fregandosene del tuo problema, oppure il ritardo di un fornitore, l’arroganza di un cliente, l’ottusita’ di un collega, la noia di un invito a un matrimonio che non puoi rifiutare, o ancora con le facce imbronciate sull’autobus la mattina e il notiziario che ti vomita addosso solo notizie di disastri, guerre e crisi economica. Questo non siginifica che non mi dispiaccia per quelli con cui avevo in predicato di passare l’estate, mia sorella e le nipotine, o qualche amico con cui si era paralto di ferie comuni, magari anche in barca, chissa’… Pero’ loro mi conoscono e se mi vogliono bene, come credo, saranno contenti si sapermi realizzata anche dall’altra del mondo!

Articolo successivo >>
<< Articolo precedente