AUSTRALIA

Non chiedetemi impressioni sull’Australia. Ve le daro’ quando avro’ visto qualcosa in piu’ che l’ansa del Burnett River in cui siamo ormeggiati e i tre km quadrati del centro di Bundaberg che percorriamo nelle nostre spedizioni quotidiane alla ricerca di materiale vario per il catamarano e nel tragitto barca-internet point. Bundaberg e’ ordinata, pulita, organizzata, apparentemente un po’ spenta, dall’aspetto molto americano, solo centri commerciali e villette monofamiliari circondate da praticello non recintato, che in periferia formano interi quartieri abitati solo da pensionati che vengono a godersi l’inverno mite di qui. MITE? Parliamone. Certo non ci si puo’ lamentare se, a inizio Luglio, equivalente del nostro Gennaio, si gira in braghini e maniche corte e al sole, al riparo dal vento, si raggiungono i 25/30 gradi. Solo che, appena cala il sole o si alza il tanto agognato vento da sud est che ci ha snobbato in navigazione, la temperatura cala anche fino a 9 gradi. Ovvio, e’ un vento che viene dall’Antartide! E’ cosi’ che ieri, dopo un giorno di navigazione con vento gelido, ma, fortunatamente, anche un bel sole, abbiamo ormeggiato nel delizioso “fiordo” di Round Hill Creek, com programmi tanto ottimisti che per i piu’ temerari prevedono anche il bagno. Questa mattina, invece, ci svegliamo sotto un cielo coperto, con lo stesso vento gelido e la condensa che appanna i vetri. Rosa Rita e Paola, arrivate da Italia e Germania sognando climi tropicali, devono attingere a tutto il loro guardaroba e ai resti lasciati a bordo da precedenti ospiti. Facciamo colazione intirizziti, sorseggiando bevande calde in un’atmosfera che paola definisce, quanto mai appropriatamente, da RIFUGIO ALPINO. Pero’ ci stiamo lentamente spostando verso nord, quindi ci aspettiamo che faccia sempre piu’ caldo. Fra 200 km attraverseremo ufficialmente la linea del tropico del Capricorno. Anche se non potremo salire molto di piu’, perche’ poi Claudio deve cominciare a riscendere, speriamo almeno di poter abbandonare il maglioni di pile e le calze di lana per dormire. Le giornate restano corte e il sole tramonta verso le 17. Una contraddizione, per quella che si proponeva di scappare agli inverni rifugiandosi nell’altro emisfero! Fra poco poi arriva Silvia e ce ne andremo in giro, spero con destinazioni piu’ calde. Ebbene si’, e’ ufficiale: ho ottenuto il prolungamento del visto e resto fino a settembre. Di piu’ non posso, perche’ poi scade il biglietto aereo. Ora pero’ ho imparato la lezione e la prossima volta faro’ solo il biglietto di andata!

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